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disastro ecologico

Nel dibattito Moore-Foster, ossia Metabolic Rift o ecologia-mondo, la questione può essere vista dal lato della domanda sul perché   abbandonare "il modo di organizzare la natura" proprio del capitalismo. Perché evidentemente compromette il metabolismo vitale del pianeta. Se così, il metabolismo universale di Foster spiega quella necessità nei termini di una natura che risponde compromettendo la stessa nostra esistenza di specie. Il motivo è in fine ontologico o essenzialistico. Nel caso di Moore, questo motivo sembra scomparire dietro la Storicità delle Nature. Questa storicità non spiega altrettanto chiaramente la necessità del superamento del capitalismo. Nel contempo, la sua insistenza sulla storicità vorrebbe salvare la dialettica contro un presunto dualismo. Mi viene da pensare che la dialettica non debba assorbire ogni cosa. E' vero, come sostiene Moore, che è lo stesso capitalismo (come operatività della legge del valore e come reificazione) a generare la percezione di una natura separata dal sociale, ma è altrettanto vero che la necessità ontologica di abbandonarlo deriva chiaramente solo se si assume un "residuo" che è la Natura in quanto tale, ossia un aspetto relativamente a-storico.