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A proposito di Extincition ed Animal Rebellion

“We rise in the name of truth and withdraw our consent for ecocide, oppression and patriarchy."

“The third world war — of profit versus life — is already underway.”

 

Da Extinction Rebellion Potremmo supporre che come Occupy Wall Street rappresentò la fine simbolica ( e pratica) della sinistra istituzionalizzata, il movimento dei gilet gialli del vecchio movimento operaio, i due movimenti Rebellion britannici rappresentano in certo qual modo e nella pratica la fine dell'animalismo (e anche certo antispecismo) e del mondo veg come li abbiamo conosciuti: parziali nelle prospettive, incentrati per lo più sugli stili di consumo e sulla modifica della legislazione al fine di abolire il meat business. Il buon vecchio Sistema, che scava più in profondità della vecchia talpa di Marx, è magistrale nel deformare le prospettive. Che avvengano, che trionfi il neoabolizionismo, ma sulle ceneri del Sistema, ché altrimenti la faccenda rientra in uno dei tanti business propri alla divisione intellettuale del lavoro.

Ovviamente, come sempre accaduto, numerosi intellettuali progressisti e alcuni gruppuscoli animalisti e rivoluzionari non possono che risentirsi di movimenti spontanei autorganizzati e di massa, poiché gli mostrano quanto in fondo contino poco, siano variabili dipendenti dall'apparato di appartenenza o prigionieri della loro impotenza. Chi appare più ridicolo: l'intellettuale o esperto negazionista di destra o l'intellettuale di sinistra che crede di continuare a dover dare lezioni su come va il mondo?

Basta leggere dettagliatamente la pagina “About Us” di XR per capirlo. Diciamo Weltanschauung ecosofica e modalità organizzative da autentica democrazia diretta, che compiuta presuppone l'annientamento dell'attuale ecocida e necrotico sistema sociale. Parlano con la gente, con i lavoratori della filiera della carne, ad es., e necessariamente insultarli. Beh! La gente li ascolta. Finalmente dibattiti pubblici all’ombra del potere politico, che infatti li arresta. Ma il Regno Unito oltre ad avere un alto grado di proletarizzazione possiede una intellighentia di alto profilo (da Whitehead a Sheldrake passando per Leadbeater) e non disgiunta dal popolo; non autoreferenziale. A Monsieur le Capital, un colpetto imprevisto lo hanno dato.

Risultano strani allora, in proposito, i rilievi certamente motivati da buone intenzioni contro il movimento di chi ritiene non si preoccupi della causa animale, se non strumentalmente. Le loro "dichiarazioni di principio" vanno in tutt'altro senso. Parlano di guerra contro la natura tutta (compresa la prevalente e viva intelligenza vegetale, di cui poco si argomenta. Le specie animali contano per lo 0,3% del mondo vivente). Sì può leggere, ad es, "La terza guerra mondiale - del profitto contro la vita - è già in corso. ..."Una ribellione per la tartaruga e la salamandra, il dugongo", etc. Se poi si dà una occhiata alla pagina fb italiana di XR, si nota che il fraintendimento è completo. Per gli iscritti pare si tratti solo di sostituire alle energie fossili le rinnovabili. Il problema non è affatto solo tecnico, ma di prefigurare un’altra dimensione storica, altrimenti ci terremo anche gli F15 (inquinanti in un’ora più di un’auto in numerosi anni), magari a propulsione solare.

Chi spera, poi, che il capitalismo possa guarire da se stesso le ferite inferte al pianeta, sappia che si troverà di fronte, probabilmente, un ultimo immenso potere oppressivo, al cui confronto le dittature sembreranno poca cosa: il geopotere della geoingegneria che si va configurando. È molto probabile che l'avvento di già formalizzato dall'AWG dell'antropocene vedrà un sodalizio tra potere politico, militare e corporation per trasformare il pianeta terra nell'ultima arma da guerra, come avvertì Rosalie Bertell. Il capitalismo, o “l'ecologia-mondo capitalistica”, ha inferto tali danni in termini di "fratture nel metabolismo planetario", che o si possiede una visione di insieme o si brancola nel buio e per una volta tanto avrà ragione Hegel nel chiamare in causa la notte in cui tutte le vacche saranno nere. Immaginare di voler eliminare il meat business senza annientare ciò che lo ha prodotto è illusorio. Ma anche quando fosse, significa solo augurarsi che le dinamiche criminali, ecocide prodotte dal capitalismo si dirigano altrove. Il veganesimo e/o l'antispecismo come pura difesa animale, somiglia ad un ceco che voglia gareggiare nei cento metri utilizzando solo il suo bastone.

Occorrerebbe unire le piccole forze, invece di disperderle per amore dell'eternità. Tratti ecosocialisti, ecoanarchici, antispecisti sono un tutt'uno, al momento, nei due Rebellion. Organizzazione e visione delle cose sono compiuti nei due movimenti? Ma niente affatto. Hanno solo aperto il vaso di Pandora.

Che i mezzi compiano il fine.