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"male assoluto"

Potremmo definire il capitalismo come un processo planetario di annientamento della vita. Per la precisione di produzione di vita attraverso la morte e di morte attraverso la vita. La crescita demografica si è accomoagnata ad una distruzione di habitat naturali e comunità preesistenti; il cibo di cui ci nutriamo presuppone una catena alimentare che processa flora e fauna domesticate attraverso campi di concentramento e sterminio e quando si vantano le magnifiche sorti della medicina dobbiamo assumere patologie prodotto dallo stesso sistema che poi le "cura" secondo una intenzionalità che suppone nel suo operare ed intendere la malattia cospicui profitti. Il risultato è il dominio di un potente sistema corporativo di cui le masse salariate assieme ai soliti apparati repressivi ne sono il sostegno. In tal senso il capitalismo può essere paragonato al male assoluto, dunque considerato un sistema eticamente disdicevole.