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carpe diem

 

La contingenza della vita individuale è complementare alla sua essenzialità sul piano universale. Il capitalismo in effetti trova un sostegno sul piano antropologico nell’aver cancellato ogni percezione di mortalità presso il comune individuo-massa. La percezione, il sentimento della finitudine è incompatibile con il modus vivendi imposto da capitalismo (resto solo a questo), tanto quanto lo è la pratica di un amore-empatia universale. La morte si mantiene nel misero orizzonte umano del citoyen come un fatto statistico e l’amore è declinato nella perversione dell’amore-possesso per i propri figli, moglie e amici.

 

Il capitalismo teme entrambe le cose quanto il comune individuo-massa teme e fugge come la peste qualunque condizione lo renda autenticamente libero, capace di autodeterminarsi.

 

Dovremmo tornare ad un lontano passato, secondo la forma del nostro tempo.