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dai Minima Moralia

Non c'è più nulla di innocuo. Le piccole gioie, le manifestazioni della vita ... entrano immediatamente al servizio del loro estremo opposto ... l'innocente "Che bello!" diventa una scusa per l'ignominia di un'esistenza che è del tutto diversa; e non c'è più bellezza e conforto se non nello sguardo che fissa l'orrore, gli tiene testa, e, nella coscienza irriducibile della sua negatività, ritiene la possibilità del meglio. Conviene diffidare di tutto ciò che è leggero e spensierato, di tutto ciò che si lascia andare e implica indulgenza verso la strapotenza dell'esistente ... Il colloquio accidentale in treno, in cui, per evitare una lite, si consente ad un paio di affermazioni di cui si sa che, in ultima istanza, conducono all'omicidio, è già un tradimento ... Da ogni spettacolo cinematografico, m'accorgo di ritornare, nonostante ogni vigilanza, più stupido e più cattivo. La stessa socievolezza è partecipazione all'ingiustizia ... e la parole facile, cordiale, contribuisce a perpetuare il silenzio ... Chi si conforma alla debolezza degli oppressi, ribadisce, in questa debolezza, la premessa del dominio ... Per l'intellettuale, la solitudine più scrupolosa è la sola forma in cui può conservare un'ombra di solidarietà. Ogni collaborazione, ogni umanità di rapporti e di partecipazione non è che una maschera per la tacita accettazione dell'inumano. Non si deve simpatizzare con gli altri che nella sofferenza: il più piccolo passo verso le loro gioie è un passo verso l'indurimento della sofferenza. T. W. Adorno, par. 5, 1944